La corsa campestre è una specialità sia maschile che femminile dell’atletica leggera in cui si corrono distanze intorno ai 10 km, su fondo sterrato o erboso e su percorsi che variano da uno a più giri, in base a determinati canoni quali l’età e il sesso. È una specialità molto impegnativa dal punto di vista fisico e psicologico, che prevede gare individuali e a squadre.
Le gare di corsa campestre consistono solitamente in uno o più giri su fondo sterrato o erboso, con un lungo rettilineo nei pressi della partenza e del traguardo del percorso.
A causa della variabilità delle condizioni dei percorsi di corsa campestre, ogni gara ha le sue naturali e distinte caratteristiche di terreno. Secondo l’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggeraa (IAAF) una gara ideale di corsa campestre ha un percorso con un giro che misura dai 1 750 ai 2 000 metri di distanza, disposto su luogo aperto o boschivo. Il percorso può includere piccoli ostacoli, naturali oppure artificiali.
Il rettilineo di partenza ideale dovrebbe misurare dai 400 ai 1 200 metri, questo per evitare la congestione degli atleti nella fase di partenza. Tuttavia alcune gare minori presentano la prima curva dopo una distanza minore. Gli atleti partono contemporaneamente ed uno starter, ad una distanza di 50 metri o più, decreta la partenza.
Sono previste sia gare individuali, a tempo, che competizioni a squadre, le quali prevedono un punteggio in base ai piazzamenti dei vari atleti (solitamente, a seconda della gara, si tengono conto dei migliori 4 o 5 atleti per squadra).